sabato 25 ottobre 2014

Torino rende omaggio a Natalia Ginzburg

Facendo un passo verso una toponomastica più equilibrata sul piano dei riconoscimenti femminili, Torino ha reso omaggio a Natalia Ginzburggrande donna della cultura italiana, dalle molte ascendenze di origine ma torinese di adozione, che tanto ha dato a questa città. 
In concomitanza con l'anniversario della sua scomparsa (avvenuta il 7 ottobre 2001), la città ha ricordato la Ginzburg con una cerimonia iniziata nell'aula magna dell'Istituto Regina Margherita, proseguita davanti alla casa dove visse, in via Morgari, dove è stata posta una targa in sua memoria; e infine conclusasi all'ex "Aiola Donatello" nel quartiere di via Morgari, che le è stata intitolata.

Presenti, con il Sindaco di Torino Piero Fassino, Marta Levi (Vicepresidente del Consiglio comunale), Mario Cornelio Levi (Presidente della Circoscrizione 8) e il figlio della scrittrice Carlo Ginsburg.

sabato 11 ottobre 2014

Africana puttana: attraverso gli occhi di chi non guarda al sesso ma alla dignità offesa

Venerdì 17 ottobre a Torino viene presentato il progetto fotografico Pipeline, sulla realtà delle migranti inghiottite dalla tratta dello sfruttamento sessuale, a cura di Elena Perlino.


La Perlino (dell’agenzia fotografica Picturetank di Parigi), si occupa da anni di fenomeni migratori e di tratta delle donne  a scopo sessuale. Il suo progetto fotografico condivide con noi una realtà di cui non sappiamo molto e sulle cui tragiche implicazioni i "clienti" , soprattutto, non sempre si interrogano. 
All'incontro torinese, oltre alla fotografa, saranno presenti Francesca Bosco (Unità Crimini Emergenti dell’Unicri, istituto interregionale delle Nazioni Unite); Rosanna Paradiso (presidente di Tampep); l'avv. Emiliana Olivieri (presidente della Fondazione dell’Avvocatura torinese Fulvio Croce) e Laura Onofri di Snoq. Coordina la giornalista Stefanella Campana.


In particolare Pipeline documenta la tratta delle nigeriane in Italia, le ragazze che, per l'80%, arrivano da Benin City, ritratte tra il 2006 e il 2013 nelle città di Torino, Genova, Roma, Napoli e Palermo: tra squallidi cigli di strade provinciali e chiese pentecostali, club nigeriani e volanti e luoghi di detenzione. E interni familiari che trasudano nostalgia, impotenza, povertà.
Secondo l'United Nations Office on Drugs and Crime la Nigeria è tra i primi 8 paesi al mondo per numero di vittime dell'human trafficking. Le ragazze contraggono un debito pesante per uscire dal paese, che devono rimborsare: restano così soggette al ferreo controllo da cui è quasi impossibile affrancarsi.

E difficilmente le lasceranno andare, perché ciascuna è una fonte di redditi a cui il racket non intende rinunciare. Come scrive Giuseppe Carrisi in La fabbrica delle prostitute, “La prostituzione da noi è un business, anzi il business. E nessuno si scandalizza. I giornali locali chiamano la rotta delle schiave sessuali pipeline: oleodotto. E, a ben guardare, non c’è tanta differenza tra le ragazze e il petrolio. Entrambi rendono un sacco di soldi”.
Il primo passo è proprio il distacco dal clan (unico contatto con il mondo e la cultura di provenienza) che, anziché rappresentare un ambito di protezione, è il primo anello della catena di schiavitù. Se riusciranno a fare questo difficile passo, le ragazze e le donne sfruttate saranno aiutate nei successivi da unità di strada, centri d’accoglienza e, a volte, anche dai clienti stessi, che vengono così ad avere un ruolo ambivalente. Se alimentano il mercato sessuale, infatti, e il flusso delle donne nigeriane in Italia, a volte costituiscono una risorsa per le donne stesse, nel faticoso percorso di riscatto dallo sfruttamento. Parliamone dunque, alziamo la coscienza: solo da un cambio di paradigma culturale può giungere una soluzione.
Venerdi 17 ottobre, h. 18, Fondazione dell’Avvocatura Torinese “Fulvio Croce” in via S. Maria 1.

venerdì 3 ottobre 2014

Strade maestre: un cammino di parità. Il convegno nazionale a Torino

Nel fine settimana del 3/5 ottobre 2014 Torino ospita il terzo Convegno Nazionale di Toponomastica femminile.
Un intenso programma di incontri per avvicinarsi alle attività dell'intraprendente gruppo, fondato da Maria Pia Ercolini, che negli ultimi due anni ha svolto un immenso lavoro, collaborando con le istituzioni, le città e le scuole, per promuovere nella toponomastica italiana la visibilità del contributo femminile alla storia e alla cultura

Sono già tantissime le figure femminili che, grazie a questa associazione, hanno ottenuto l’intitolazione a loro nome di strade, parchi, giardini, edifici pubblici.
Nelle 3 giornate di Convegno si avvicendano figure istituzionali, docenti di vari atenei, esperte della comunicazione, storiche e scienziate interessate a rileggere in ottica di genere spazi e vissuti urbani, a ripercorrere con una diversa prospettiva la città di Torino, a suggerire percorsi didattici di cittadinanza attiva per scuole di ogni ordine e grado, e infine a confrontarsi con amministratrici e amministratori sulle scelte toponomastiche passate, presenti e future.

Il MIUR riconosce alla partecipazione la finalità di aggiornamento e concede l’esonero dal servizio (Prot. n. AOODGPER9199 del 16/09/2014).
Alla sala Polivalente di via Leoncavallo 23; 3, 4 e 5 ottobre 2014. Organizzato da Toponomastica femminile e Federazione Nazionale Insegnanti

Per informazioni e iscrizioni: loretta.junck@fastwebnet.it